Il pidocchio è un piccolissimo parassita (lungo 2-3 millimetri) che vive esclusivamente tra i capelli dell’uomo, nutrendosi di sangue. Lontano dal capo può sopravvivere soltanto 1-2 giorni.
La pediculosi è diffusa in tutti i paesi del mondo e, contrariamente a quanto si pensi, non è segno di cattiva igiene, in quanto colpisce persone di qualsiasi stato sociale. L’infestazione da pidocchi del cuoio capelluto non è pericolosa per la nostra salute perché non trasmette nessun’altra malattia, ma essa stessa può essere trasmessa da un individuo all’altro. La trasmissione avviene generalmente per contatto diretto da persona a persona oppure attraverso lo scambio di pettini, spazzole, cappelli, biancheria del letto. Per questo la diffusione all’interno della famiglia e nelle scuole può avvenire facilmente.
Il sintomo principale dell’avvenuto contagio è il prurito, dovuto sia al morso del pidocchio sulla cute sia alla presenza di sostanze fortemente irritanti nella saliva del parassita. Il prurito intenso può portare a procurarsi escoriazioni soprattutto dietro le orecchie o sulla nuca. Possibile è anche lo sviluppo di superinfezioni batteriche.
I pidocchi dopo l’accoppiamento depongono delle uova che si chiamano lendini. La femmina del pidocchio vive 3 settimane e depone circa 300 uova. Le lendini sono fissate al capello mediante uno speciale cemento chiamato “spumalina”, prodotto dalla femmina al momento della deposizione. In una settimana le uova si schiudono e le larve iniziano subito a nutrirsi di sangue, raggiungono lo stato adulto dopo 9/12 giorni e non appena adulte sono in grado di riprodursi. Ogni 3 settimane nasce una nuova generazione e questo spiega come basti pochissimo tempo per lo sviluppo dell’infestazione. E’ necessario prestare attenzione nel non confondere le uova con la forfora! Le squame di forfora si trovano in corrispondenza della base del capello, e sono facilmente distaccabili a differenza delle uova che sono adese.
Per eliminare quanto prima il parassita si consigliano trattamenti ravvicinati con prodotti antipediculosi possibilmente di tipo naturale, in quanto questi ultimi non inducono resistenza ovvero non perdono di efficacia col tempo perché costituiti da un mix di estratti attivi verso i quali il parassita non riesce a sviluppare meccanismi di difesa. L’azione combinata di lozione e shampoo a base di oli fissi (olio di Neem, Citronella, Jojoba, e Buccia d’Arancio Dolce) e oli essenziali può essere una soluzione per il trattamento della pediculosi in adulti e bambini, perché possiede doppia azione: uccide i pidocchi per soffocamento e favorisce la rimozione delle lendini. Il mix di oli essenziali (Tea Tree, Lavanda, Timo, Anice Stellato e Ylang Ylang) possiede anche un effetto antimicrobico ed antinfiammatorio che si combina con l’effetto ovocita degli oli fissi, in particolare dell’olio di Neem, che formano un sottile velo oleoso tale da impedire la respirazione degli embrioni dentro le uova. Test di tollerabilità hanno dimostrato bassi livelli di irritazione epidermica a questo tipo di formulazione. Poiché non esiste alcun prodotto in grado di uccidere le lendini completamente, è necessario ripetere il trattamento (lozione+shampoo) una prima volta dopo 2 giorni e una seconda dopo 6 giorni, in modo da eliminare le larve nate da uova ancora vitali. La lozione può essere invece utilizzata anche tutti i giorni. Utile nella rimozione delle lendini è l’azione meccanica del pettine, che ha particolari denti stretti in acciaio e microscanalati: le scanalature conferiscono al pettine una maggiore rugosità ed un’aumentata efficacia, producendo ferite letali sulle pareti delle lendini stesse.
Chiedete maggiori informazioni al Vostro medico o farmacista di fiducia!
Tutti i consigli e le proposte di terapia di questo testo sono di carattere indicativo.
L’automedicazione delle patologie in età pediatrica deve essere comunque e sempre sottoposta al controllo dal medico in particolare per patologie forti come per esempio febbre alta o diarrea forte.
Attenersi alla prescrizione medica o chiedere consiglio al farmacista.
[rif.: Loacker Remedia]