È l’organo sensoriale più grande del corpo e offre il primo e importante rivestimento protettivo dal mondo esterno. Per mantenere efficaci i suoi meccanismi di protezione, soprattutto nel bambino, basta seguire 10 semplici regole concepite per favorire l’innata attitudine della pelle a strutturarsi nella sua fisiologica barriera di protezione.
Prendersi cura della pelle è importante sempre. Lo è ancor di più quando si tratta della pelle del bambino che sappiamo essere ancor più delicata. Ha un minor spessore dello strato corneo e dell’epidermide e un rapporto superficie/peso triplo con una conseguente maggior possibilità di intossicazione per cutanea. Ha un pH cutaneo più elevato intorno al 6, un elevato rapporto ghiandole sudoripare/cmq, un sistema tamponante non ancora maturo a ridotto contenuto di melanina con il conseguente rischio di scottature e danni provocati dai raggi solari. Ha infine un minor contenuto di sostanze in grado di legare l’acqua a una maggior capacità di gestione del bilancio idrico.
Da queste caratteristiche deriva l’importanza di seguire alcune linee guida funzionali d’igiene per preservarne la naturale capacità di strutturarsi come barriera protettiva verso il mondo esterno. Si tratta di 10 semplici regole che possono fare la differenza:
- Lo sporco della cute del neonato è meno adesivo rispetto a quello dell’adulto e non necessita di una frequente pulizia. Per questo è bene scegliere detergenti delicati a base di tensioattivi di derivazione vegetale, da olio di babassu, per esempio, dalle proprietà emollienti e nutrienti, oppure da olio di riso, evitando detergenti contenenti Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES), irritanti e dall’effetto disidratante.
- Nei primi mesi di vita si consiglia una detersione delicata per affinità, con l’ausilio di un dischetto di cotone, svolta da oli e latti detergenti eudermici (come l’olio di emu), molto simili in composizione al sebo umano e ben tollerati da pelli sensibili. Una detersione delicata che, oltre a pulire, nutre e idrata la pelle del bambino.
- Per l’igiene è importante scegliere prodotti specifici di paidocosmesi ovvero di cosmesi specifica per l’infanzia, senza SLS, SLES, coloranti, conservanti, paraffine, PEG, profumi così da ridurre al minimo il rischio di irritazioni.
- Per detergere i capelli si consiglia l’uso di un prodotto specifico per capelli e cuoio capelluto preferendo nei primi mesi un olio-shampoo privo di PEG che garantisce una detersione delicata e il giusto nutrimento. In caso di crosta lattea prima dello shampoo ammorbidire le croste con un olio ed evitare di rimuoverle con il pettine.
- Per le parti intime al cambio pannolino, è opportuno scegliere un olio o un latte eudermico o in alternativa un detergente specifico a pH baby fisiologico. I continui ma necessari cambi, infatti, sollecitano la delicata cute del neonato ecco perché il detergente ideale deve svolgere un’azione delicata, nutrire e rispettare la fisiologica struttura delle mucose; in questa zona la permeabilità è maggiore e non è funzionale utilizzare detergenti profumati, con schiumogeni aggressivi e coloranti. Inoltre il clima “caldo umido” che si crea può favorire la crescita e lo sviluppo microbico.
- La temperatura ideale della stanza da bagno è compresa tra i 21 e i 22°C.
- La temperatura dell’acqua per il bagnetto deve essere di 36/37°C, come quella corporea.
- Quanti bagnetti al giorno? Nei primi 6 mesi di vita è sufficiente uno alla settimana, e nel periodo estivo per rinfrescare se ne può fare qualcuno in più aggiungendo dell’amido di riso nell’acqua. La durata del bagnetto non deve essere mai troppo lunga. Dai 6 ai 12 mesi, è indicato 1-2 bagnetti alla settimana; dai 12 ai 24 mesi, 2 volte alla settimana; oltre i 24 mesi in base alle necessità.
- Dopo il bagnetto è bene idratare la cute con un olio o un latte eudermico poiché l’affinità con la pelle li rende particolarmente efficaci per donare emollienza e idratazione.
- Anche per il bucato e la pulizia dell’ambiente domestico, è bene usare prodotti detergenti idonei e formulati con sostanze naturali, ricordando che un’eccessiva disinfezione della biancheria può risultare addirittura controproducente, soprattutto se residui di prodotti rimangono sugli indumenti ed entrano in contatto con la cute del piccolo, causando possibili irritazioni e dermatiti.
[rif.:www.happybimbo.com]